febbraio 20, 2007

La signorina M.me de Sévigné

L'altro giorno parlavamo di lettere, lettere all'amico, alla moglie, al maresciallo.

Metto qua sotto una lettera della carina M.me Sévigné al suo droghiere.

8 luglio 1685
"E' alle vipere che io debbo la piena salute di cui godo...Esse temperano il sangue, lo purificano, lo rinfrescano...
Bisogna che siano vipere vere, in carne e ossa, e non della polvere; la polvere scalda, a meno che non la si prenda in una farinata o in una crema cotta, o in qualcosa di rinfrescante. Pregate M. de Boissy di farvi arrivare qualche dozzina di vipere del Poitou in una cassa, separate i gruppi di tre o quattro, affinchè siano a loro agio, con della crusca e del muschio. Prendetene due ogni mattina; tagliate loro la testa, fatela spellare e tagliare a pezzi e farcitene il corpo di un pollo. Fate questo per un mese."

Così la M.me Sévigné si teneva in forma.



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