L'altro giorno parlavamo di lettere, lettere all'amico, alla moglie, al maresciallo.
Metto qua sotto una lettera della carina M.me Sévigné al suo droghiere.
8 luglio 1685
"E' alle vipere che io debbo la piena salute di cui godo...Esse temperano il sangue, lo purificano, lo rinfrescano...
Bisogna che siano vipere vere, in carne e ossa, e non della polvere; la polvere scalda, a meno che non la si prenda in una farinata o in una crema cotta, o in qualcosa di rinfrescante. Pregate M. de Boissy di farvi arrivare qualche dozzina di vipere del Poitou in una cassa, separate i gruppi di tre o quattro, affinchè siano a loro agio, con della crusca e del muschio. Prendetene due ogni mattina; tagliate loro la testa, fatela spellare e tagliare a pezzi e farcitene il corpo di un pollo. Fate questo per un mese."
Così la M.me Sévigné si teneva in forma.
febbraio 20, 2007
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